Non è facile scontrarsi con l’inventore Tesla, è difficile incontrarlo nei libri di scuola (a volte ne si scrive solamente un paragrafo), e tanto meno su riviste dedicate alla scienza. Di certo non è pubblicizzato come il prof. Einstein, per il quale ci sono una miriade di frasi filosofiche e non, che si possono trovare nei vari social associati ad una foto del professore.
Se chiedi alla maggior parte della gente chi sia Tesla, ne ricordano, erroneamente, come inventore della lampadina, che fu per inciso Edison. Ma nessuno ti dirà che è stato il padre della corrente alternata. Solo chi ha un diploma in elettrotecnica ti risponderà in modo adeguato, avendolo dovuto studiare per forza.
Inventore quindi della corrente alternata (C.A.). Una cosa di non poco conto visto che probabilmente il supporto con il quale stai leggendo questo articolo è stato caricato ad una presa di corrente e la corrente è arrivata fino a casa tua per merito del sig. Nicola Tesla. (Chi è più esperto in merito non mi venga a dire che la carica del cellulare avviene in corrente continua… nulla toglie, però, che la presa è in C.A.) Quando compresi questo concetto mi sfuggì una esclamazione poco elegante che non riporto qui in questo articolo, ma vi enuncio solo la vicenda per sottolineare che quando comprendi la portata della scoperta che ha fatto questo uomo rivoluzionario è sbalorditiva. Il mondo all’ora conosciuto era nell’oscurità e la sua idea gli fece fare un balzo in avanti di anni luce rispetto alla vita che poteva essere a fine degli anni ‘800. Fu davvero una rivoluzione scientifica notevole e di uno spessore tale che colpì tutti, nessuno escluso, proiettando l’umanità in un futuro fino ad all’ora impensabile.
Ma all’ora come mai è solo citato in poche righe e in pochi paragrafi?
Bella domanda davvero. Per rispondere ad essa devo necessariemne portare te lettore in un percorso che rispecchi quello che ho fatto io in anni di ricerche. Alcune informazioni sono accessibili a tutti e la risposta alla domanda puoi trovarla già bella stampata in una miriade di siti e libri sull’argomento. Ma questo è solo quello che sta in superficie, per comprendere appieno il sig. Tesla bisogna entrare nella psicologia dell’uomo e nelle sue vicende storiche che lo hanno portato ad essere quello che è stato. Non vi preoccupate non mi dilungherò in vicende noiose, ma riporterò le vicende che sono la chiave per comprendere l’uomo ed il genio che ad un certo punto della vita decise di lasciare un messaggio ai posteri. E’ si hai letto bene “un Messaggio ai Posteri” potremmo dire ‘l’ultimo segreto di Nicolai Tesla’.
Mi sento solo ora di pubblicare questi scritti e ricerche portandolo ad un pubblico più vasto. Sono stato sempre indeciso a pubblicare queste pagine ma credo che con quello che stiamo passando in questi tempi sia doveroso riportare questo segreto perché non ha solo una valenza scientifica ma anche mistica e spirituale.
Probabilmente il sig. Tesla ha ritenuto che nell’epoca in cui ha vissuto non era ancora il momento di porla all’umanità. Probabile abbia pensato che se qualcuno mai riuscisse a decifrare e seguire quel filo di Arianna che lui nascose tra le sue vicende e scritti, se davvero qualcuno ci sarebbe riuscito, all’ora sarebbe stato il momento giusto per divulgarla.
Spero di essere chiaro ed esaustivo nel porvi questo ultimo messaggio del Genio di Tesla.
Al prossimo post… a presto.
Il percorso verso l’eremo, alla ricerca del nostro passato

Il percorso fatto vicino alla chiesa
Oggi siamo stati a fare una passeggiata con Marco sul sentiero che porta da Coste S. Paolo alle Casette di Pigge.
Ho fatto vedere la chiesa a Marco e poi ci siamo inoltrati nella macchia per verificare se ci fosse qualcosa di interessante da vedere, ma purtroppo nella direzione del fosso verso la montagna non c’è niente di rilevante. Poi siamo tornati sul sentiero più a monte e mentre stavamo ritornando alla macchina abbiamo incontrato la casetta che sta lungo il sentiero. Mi ero dimenticato di questa casetta, noi da piccoli dicevamo che era del partigiano ma forse è più vecchia di quanto si possa pensare. Perlustrando la zona dove sorge la casetta ci siamo resi conto che vi è come una spazio praticamente pianeggiante e abbiamo riscontrato altre pietre che la natura non può aver messo in quel modo e la nostra supposizione è che ci siano state altre abitazioni, tipo un piccolo villaggio. La cosa interessante è che lo spazio pianeggiante sia proprio difronte alla gola e alzando gli occhi verso il cielo si vedono le antenne che sono sul monte Serano. Da lì a poco è sorto il sole che alzandosi si è posto proprio al di sopra delle antenne perfettamente allineato con il fosso dell’eremita. Spiegherebbe come mai è stata costruita una chiesa proprio lì. Il fatto è se le case poco sopra la chiesa facciano parte della chiesa oppure siano estranee ad essa. Tutto questo è da verificare. La mia ipotesi è che sia un avamposto della chiesa per ostacolare i druidi che vivevano da quelle parti, oppure ostacolavano il passaggio… probabilmente si ostacolavano il passaggio per andare dallo sciamano o dal druido. La domanda è … dove viveva lo sciamano o il druido? Sicuramente non lontano da lì la direzione deve essere quella per forza. Bisogna dire che da li si arriva alla fonte dei Pisciarelli proprio sotto alle Casette di Pigge… e poi adesso che mi viene in mente, .. poco tempo fa ho scoperto che il convento che sta sulla strada per andare alle casette è alquanto strano. Ho letto che ci vivono delle suore che tanto suore non sono… ma dove l’ho letto.
Mi ricordo che cè stata una specie di festa e da quello che sembra sono state invitate delle persone di un certo livello di alto rango… ma che cosa c’è in quel convento? Io ci sono passato parecchie volte con la bici ma non sono mai entrato lì, e lì passa il cammino di S. Francesco (come mai!). Che siano collegati?

A confronto il nostro percorso e le distanze tra la fonte dei Pisciarelli dell’Eremo di San Francesco
Ecco… trovato sulla mappa…. Ovviamente si chiama Eremo di San Francesco…. quindi anche lì c’erano i druidi…. che cosa c’è in quel luogo?
Poi mi sta venendo un’altra cosa in mente… non lontano da lì c’è Pissignano dove ora abitano una specie di comunità devota a Menichetti.

A confronto la distanza dall’eremo alla frazione di Pissignano
Ho conosciuto delle persone che vivono lì e sono alquanto strane… una cosa strana che mi ricordo che le donne erano di tutti, nel senso che non vi era un legame fisso con un solo uomo. Menichetti prendeva i figli di ricchi che stavano sul baratro della droga gli faceva fare un bel lavaggio del cervello per poi inserirli all’interno di questa setta. Attenti bene.. delle persone che ho conosciuto come minimo hanno due lauree e una è sempre psicologia. Mi ricordo che facevano una specie di riti pagani… non è che tante volte sono riti druidici o celtici.
Che tutto questo sia in qualche modo collegato?
Staremo a vedere.
Il libro nascosto
Uno dei miei sogni è scrivere un libro. Mi direte voi ma cosa vuoi mai raccontare in questo libro? Io vorrei raccontarvi la verità secondo il mio punto di vista. Ma voi mi direste che è tempo perso, ce se sono tante di queste cose in giro e poi ancora mi direste ma chi sei mai tu per dare il tuo punto divista. Sei un veggente uno che ha poteri ultraterreni o di altro genere. Ma no non sono altro che una persona comune che forse ha un buon senso critico delle cose che lo circondano e non si lascia ingannare facilmente, che scava molto in profondità per andare a trovare dove la radice non è altro che in piccolo filamento.
Staremo a vedere nelle prossime puntate
“La profezia di Celestino” un libro da consigliare
Leggendo un libro sulla sincronicità di Massimo Teodorani mi ha fatto conoscere un libro che viene citato nel suo interno. Il libro che ha suscitato la mia curiosità si intitola “La profezia di Celestino” di James Redfield. Questo libro sembra essere un fenomeno editoriale fin dalla sua prima uscita nel 1994. lo scrittore per pubblicarlo ipotecó tutto quelli che aveva e ne fece appena 30.000 copie che nel giro di poche settimane andarono a ruba. Attraverso la pubblicità del tam tam dei lettori le copie finirono in due settimane.
Un libro davvero interessante da leggere assolutamente.
Il “motto” che ho scelto.

Il mio “motto”
Salve a tutti, sono nuovo qui sulla rete, mi potete chiamare Giampygiamp. Per iniziare il mio blog ho voluto prima di tutto scegliere un motto, una frase che fosse positiva e allo stesso tempo di buon auspicio. E ho scelto questa:
Sereno è, seren sarà, se non sarà seren si rasserenerà.
Mi è sembrata subito molto positiva e propositiva trovata in una sera mentre leggevo a mia figlia un libro delle filastrocche prima che andasse a dormire.
Ho letto molti libri riguardo l’essere positivi e sopratutto propositivi anche in situazioni negative dove essere propositivi è davvero impotane.
Vi saluto, ci sentiremo presto.